Educazione allo sviluppo ed alla Cittadinanza globale
L’educazione alla cittadinanza mondiale
Documento di riferimento
della Piattaforma Educazione alla Cittadinanza Mondiale
L'ENGIM aderisce alla Carta e ai suoi principi, sulla base dei quali vengono ideate, progettate e realizzate attività di sensibilizzazione e, nello specifico, i laboratori didattici con le scuole.
Rende protagoniste le persone del loro percorso di crescita e di consapevolezza
e perciò
- mette al centro della sua proposta il soggetto che apprende, le sue caratteristiche e i suoi bisogni, dà spazio alla sua autonomia, opinione e libertà d’espressione e ne valorizza competenze e punti di vista
- promuove competenze chiave quali l’autonomia critica, il senso di responsabilità, la capacità di prendere decisioni individuali e collettive e di agire in modo partecipato, anche in condizioni diincertezza,oltre alla consapevolezza del limite (nel senso di responsabilità condivisa rispetto alla gestione dei beni comuni e della finitezza delle risorse).
- valorizza la diversità fra persone (delle culture, dei linguaggi, delle modalità di comunicazione)
Permette di comprendere e vedere le connessioni che esistono tra i grandi problemi che la comunità internazionale deve affrontare per un futuro umano e ecosostenibile
e perciò
- mette in evidenza l’interdipendenza planetaria tra le persone, le culture, gli stati, le società, i Nord e i Sud del mondo, tra i fenomeni locali e quelli globali
- ricerca la consapevolezza degli effetti globali sulle azioni locali e viceversa
- stimola una curiosità e un desiderio di sapere più ampi, rivolti alla complessità del mondo, per innescare una consapevolezza dell’esser cittadino del mondo, capace di una solidarietà empatica, rivolta a tutti coloro a cui vengono negati i diritti
Mette in contatto i territori e le persone del mondo per un apprendimento reciproco e per instaurare relazioni di cooperazione e scambio interculturale
e perciò
- interagisce con il territorio dal locale al globale e si propone di affrontare tematiche significative per lo sviluppo di relazioni più eque, sostenibili e interculturali tra territori diversi del pianeta
- stimola i diversi attori del territorio (pubblici e privati) ad interagire e a costruire percorsi di partenariato e coprogettazione
Rende capaci di agire come cittadine/i, a livello individuale e collettivo, per innescare cambiamenti
e perciò
- promuove riflessioni, azioni e comportamenti per la costruzione di una cittadinanza attiva estesa a tutto il pianeta
Promuove l’integrazione dei saperi e delle metodologie, per costruire nuove conoscenze
e perciò
- se è svolto in contesto di istruzione formale (scuola), propone percorsi trasversali, interdisciplinari o pluridisciplinari
- promuove contesti in cui siano valorizzati diversi saperi e competenze, assieme alla consapevolezza sui loro limiti.
- si sviluppa intorno a “problemi” definiti e costruiti dai soggetti partecipanti e adeguati quindi alla loro età e interessi, attraverso metodologie cooperative e interattive
- valorizza le diversità e le differenze (dei partecipanti, dei punti di vista sul problema) come una risorsa per ricercare soluzioni interculturali e ecosostenibili.
Intende influenzare le politiche economiche, sociali ed ambientali nazionali e internazionali, affinché siano basate sul rispetto dei diritti umani e quindi più giuste e ecosostenibili.
e perciò
- rappresenta un percorso di crescita sociale: si fonda su una accurata analisi del pregresso, identifica chiaramente l’innovazione apportata e si pone in un’ottica di sostenibilità a lungo termine
- permette di esplicitare in modo chiaro ed inconfondibile la visione e il ruolo degli attori della società civile che lo promuovono.
- permette un processo inclusivo e sostiene le voci, le esperienze, le proposte dei cittadini dei Sud del Mondo.
- coinvolge le istituzioni (nazionali, locali, internazionali)
- si rapporta con i media e utilizza nuove forme di comunicazione e linguaggi (Nuove Tecnologie)